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Raccolta provinciale usi 2005

— archiviato sotto:
pubblicato il 09/03/2010 09:27, ultima modifica 20/12/2010 17:58

Descrizione convegno

Raccolta provinciale usi 2005

Cosa
Quando 24/09/2008
dalle 00:00 alle 00:00
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 logo usi 2005

Il 24 settembre 2008 è stata presentata pubblicamente alla Sala Cavalcoli della Camera di commercio ravennate la nuova “Raccolta provinciale degli usi 2005”, che  possono essere definiti come quei comportamenti generali osservati costantemente e per lungo tempo dalla collettività che assumono, col tempo, la caratteristica della obbligatorietà. Agli “usi” si fa riferimento in assenza di una disciplina legislativa o in quanto espressamente richiamati dalla legge.
La "Raccolta provinciale degli usi" viene aggiornata periodicamente da un'apposita Commissione, che la redige e la sottopone alla Giunta camerale per l'approvazione definitiva. Gli usi  non sono un semplice retaggio giuridico del passato, ma rappresentano oggi un naturale punto di incontro e di mediazione tra le diverse esigenze degli operatori economici e contribuiscono, assieme agli strumenti di giustizia alternativa come la conciliazione e l'arbitrato, a dirimere in tempi veloci contrasti o disaccordi con bassi costi e soddisfazione reciproca delle parti. Al convegno di presentazione - che è stato coordinato da Maria Cristina Venturelli, vice segretario generale della Camera di commercio, sono intervenuti:

Gianfranco Bessi, Presidente della Camera di Commercio
Angelino Tarroni, Presidente della Commissione Usi
Ugo Ruffolo, Ordinario di Diritto Civile dell’Università degli Studi di Bologna
Roberto Ridolfi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Ravenna.

Il presidente Gianfranco Bessi ha evidenziato che nella nostra provincia questo complesso di consuetudini interviene in molteplici campi: dalla compravendita di prodotti alle mediazioni immobiliari, dal settore del credito a quello marittimo. La maggior parte degli usi della precedente raccolta (1995) è stata confermata. La revisione operata dalla commissione camerale presieduta da Angelino Tarroni ha introdotto alcune novità proprio nel settore marittimo. Infatti è stato inserito un nuovo articolo in cui si afferma che il raccomandatario corrisponde all'associazione di categoria a cui appartiene i contributi suppletivi per l'approdo della nave previsti dalla tabella dell'associazione depositata presso la Camera di commercio; il mandante poi rimborsa al raccomandatario questi diritti. Un'altra novità concerne l'aumento della percentuale minima per i mediatori immobiliari che passa al 2 per cento. Inoltre è stato approfondito il tema  dello scambio di manodopera tra coltivatori diretti e imprenditori agricoli.
Il dottor Tarroni ha illustrato le varie fasi della revisione, che ha richiesto vari incontri.
Roberto Ridolfi si è soffermato sul settore della navigazione, in cui le consuetudini assumono un particolare valore che in alcuni casi hanno prevalenza sulle norme di legge: per quanto riguarda lo scalo di Ravenna proprio una consuetudine del 1951 stabiliva che per “porto” si intendesse solo la darsena di città, mentre nel 1965 la nozione si estese a tutto il canale. Tra le regole eliminate c'è il tasso di “controstallia”, che prevedeva 200 lire per tonnellata di portata utile alla nave, né compare più la tabella dei “cali” delle merci che fanno riferimento a modalità di trasporto anacronistiche. Rimangono invece prescrizioni che affondano le radici nella storia, come la cosiddetta vendita “a piacimento”: se un bovino è stato contrattato con la formula “a piacimento”, il compratore può restituirlo entro otto giorni dall'acquisto con la formula “non mi piace”. Il professor Ugo Roffolo ha sottolineato che gli usi sono l'unica fonte del diritto non delegata allo Stato che promana dalla collettività e ha ribadito la loro modernità: regolano infatti il commercio internazionale e la Borsa. Ruffolo ha infine messo in luce il ruolo delle Camere di commercio, che posseggono funzioni di tale rilevanza da poter predisporre veri e  propri contratti-tipo, verificare le cosiddette clausole vessatorie o promuovere la contrattazione collettiva diretta tra produttori, distributori e consumatori.

  

Raccolta provinciale degli usi 2005

 

Leggi gli interventi dei relatori

 

Leggi l'articolo pubblicato su Systema Bollettino Economico 5/2008

 

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