1.1 Natura e funzioni
La natura
La Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura è un ente pubblico dotato di autonomia funzionale. A differenza degli enti pubblici territoriali (Regione, Provincia , Comune, Città metropolitana) che hanno come riferimento la comunità insediata nel territorio nella sua interezza, gli enti ad autonomia funzionale (Camere di commercio, Aziende sanitarie, Autorità portuale Università) rappresentano gli interessi di una specifico settore di tale comunità.
In particolare la Camera e di commercio svolgono, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza (di norma la provincia) funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese, curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali.
L’autonomia
Con la riforma del 1993 (legge 29 dicembre 1993, n. 580) le Camere di commercio hanno acquisito autonomia rispetto al Governo centrale e un legame più forte con le categorie economiche e le loro associazioni di rappresentanza.. L’autonomia si sostanzia in:
- Autonomia statutaria. Potere di dotarsi di uno Statuto che disciplina, negli aspetti fondamentali, la propria organizzazione e il proprio funzionamento (ordinamento e organizzazione dell’Ente, competenze e modalità di funzionamento degli organi, composizione degli organi, forme di partecipazione dei portatori di interesse)
- Potestà regolamentare Potere di emanare regolamenti (ovvero norme giuridiche a tutti gli effetti, seppure di rango inferiore alla Legge) sia sulle materie disciplinate dallo Statuto che su quelle attribuite dall’ordinamento alle Camere di commercio
- Autonomia organizzatoria. Capacità, di darsi una struttura organizzativa e di decidere il proprio programma di azione senza dipendere da direttive o dal controllo preventivo di un autorità sovraordnata (Regione o Ministero).
- Autonomia finanziaria. Capacità di imporre propri tributi (il diritto annuale) e di provvedere ad impiegare le proprie risorse finanziarie secondo i criteri contenuti nei documenti di programmazione (programma di mandato, relazione previsionale e piano della performance) e nei documenti contabili (bilancio preventivo e consuntivo) predisposti ed approvati dai propri organ
Le funzioni
Le Camere di commercio hanno nel tempo adeguato il proprio assetto istituzionale all'evoluzione sociale ed economica del Paese. Sulla base delle L. 580 del 29.12.1993 modificata dal D.lgs 219 del 25.11.2016 i compiti e le funzioni delle Camere di commercio possono essere sommariamente individuate e classificate come segue:
Core o Istituzionali
- tenuta del registro imprese e gestione del fascicolo informatico di impresa
- tutela del consumatore e del mercato (vigilanza prodotti, contratti tipo, servizi metrici, certificati d’origine ...)
- informazione economica e supporto alla creazione d’impresa (start-up )
- preparazione delle PMI ai mercati internazionali
- tutela ambientale, valorizzazione del patrimonio culturale e promozione del turismo
- orientamento al lavoro e supporto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro (alternanza scuola lavoro)
Attribuite da norme vigenti
- gestione delle crisi da sovraindebitamento, (L. 3/2012)
- deposito delle domande di brevetto (d.lgs. 30/2005)
- competenze derivanti dall’appartenenza al sistema statistico nazionale (d.lgs n. 322/89)
- mediazione obbligatoria (d.lgs. 28/2010)
- …..
In convenzione e cofinanziamento
- digitalizzazione
- qualificazione aziendale e dei prodotti
- job placement
- risoluzione alternativa delle controversie
- supporto al credito
- ……
A libero mercato
- nell’ambito delle attività strettamente indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali
- in contabilità separata nel rispetto delle normativa fiscale in materia di Iva e imposte dirette
- coperte integralmente con corrispettivi di natura commerciale