Presidente
Le funzioni del Presidente, il cui mandato è di 5 anni in coincidenza con la durata del Consiglio, sono di rappresentare l’Ente nei confronti di ogni altro soggetto pubblico o privato, promuovendo e tutelando l'immagine e l'attività del sistema delle imprese e dell'economia del territorio nel rispetto della missione camerale così come definita nello statuto; convoca e presiede Consiglio e Giunta; indirizza e promuove l'attività camerale nell'ambito degli indirizzi deliberati dal Consiglio e dalla Giunta. In caso di assenza o impedimento temporaneo, le funzioni del Presidente sono svolte dal Vicepresidente.
Giorgio Guberti è stato nominato dal Consiglio il 18 luglio 2019 a seguito delle dimissioni di Natalino Gigante.
A partire dal 14 settembre 2020 gli organi sono decaduti, a seguito dell'art. 61 del D.L. 104/2020, convertito nella legge n. 126/2020.
Discorso di insediamento del presidente Giorgio Guberti - 18 luglio 2019
Sono onorato della fiducia che tutti voi mi avete attestato per portare a termine questo mandato in un momento così delicato per il sistema camerale. Innanzitutto intendo ringraziare chi mi ha preceduto, Natalino Gigante, che dopo aver guidato per sei anni l'ente camerale nel travagliato percorso, ancora in atto, della riforma del sistema camerale nazionale, per motivi personali ha deciso di lasciare l'incarico di presidente. Credo che sia doveroso esprimere un sentito grazie per l'impegno e la lealtà con cui ha portato a termine il suo incarico, anteponendo sempre gli interessi della Camera e del tessuto economico che essa rappresenta a qualsiasi altra logica. E credo che sia questo il segno con cui dare continuità al suo operato e portare a termine il mandato di questo Consiglio. Lo scenario che si è presentato, a poco dal nostro insediamento avvenuto il 30 agosto 2013, è stato quello di una riforma che ha introdotto una progressiva diminuzione, fino ad arrivare al 50%, della principale entrata delle Camere di commercio con una conseguente diminuzione complessiva di circa il 40% delle entrate di bilancio, ridisegnandone sì le funzioni, ma in un quadro normativo e politico in continua evoluzione, tutt'ora incerto dopo tre anni dall'uscita del D.lgs. 219/2016. Su questo tema credo che la nostra posizione debba essere quella seguire in maniera puntuale e precisa gli sviluppi della situazione, in particolare giurisdizionale, per essere pronti ad andare avanti quale che sia la strada da percorrere, accorpamento o autonomia, con l'auspicio che ciò avvenga nel più breve tempo possibile. Questi sei sono stati anni nei quali la struttura produttiva e sociale del Paese ha continuato ad essere interessata dagli effetti della più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi. In questo contesto, ed in un panorama che ha visto molti enti camerali bloccare le attività e gli investimenti per il territorio, quella di Ravenna è stata una Camera che ha saputo affrontare il periodo più nero con grande lucidità, riversando sul territorio ben 23,5 milioni di euro. Razionalizzazione delle sedi, conferimento dell'Azienda speciale Eurosportello nell'azienda Promos Italia srl, partecipazione alla realizzazione dell'area polivalente denominata “Città delle arti dei mestieri e dello sport” a Ravenna e alla realizzazione del secondo stralcio nell'intervento di riqualificazione del “Palazzo del Podestà" a Faenza quale spazio per utilizzo multifunzionale, razionalizzazione delle partecipazioni, grande impulso a digitalizzazione, e-governement e semplificazione, promozione degli strumenti di giustizia alternativa per le imprese e i consumatori, orientamento al lavoro e alle professioni, diffusione della cultura d'impresa e autoimprenditorialità. Un'attenta gestione amministrativa e gli elevati livelli di efficienza conseguiti nel tempo oggi contraddistinguono la Camera di commercio di Ravenna nel panorama nazionale e le consentono di affrontare con fiducia e spirito costruttivo la nuova sfida, forse la più complessa dal momento della sua fondazione avvenuta oltre 150 anni fa. Nell'impegno, più generale, a portare a termine gli obiettivi e le linee strategiche che questo Consiglio ha delineato come programma di mandato e che riguardano tutti i settori economici, dall'agricoltura all'artigianato, dal commercio all'industria, dai servizi alla cooperazione, il mio intento sarà quello di porre in primo piano l'economia reale, le imprese, confermando il ruolo della Camera quale centro propulsivo di sviluppo economico e sociale.
La Camera deve essere il luogo naturale di confronto e interazione tra le istituzioni sui temi economici e sulle strategie di sviluppo, dando massimo rilievo al patrimonio di dati e informazioni economiche che possiede, fondamentali per una programmazione delle politiche pubbliche coerente con le esigenze del territorio e per operare nella tutela della legalità. In primis il tema trasversale delle infrastrutture e dei collegamenti. Il tema delle infrastrutture e del potenziamento dei collegamenti tra la nostra provincia e il resto del Paese e dell'Europa è senza dubbio strategico per quanto attiene lo sviluppo e la competitività delle attività economiche del nostro territorio, ma non solo, lo è per l'intera Regione e per il Paese. Il completamento della nuova SS16 da Ferrara a Ravenna, i collegamenti ferroviari e con gli aeroporti, lo sviluppo del Porto e del Terminal crociere, il rafforzamento della rete logistica, sono certamente driver di sviluppo trasversali ai settori economici che la Camera non potrà non seguire con la massima attenzione. Una ulteriore priorità su cui dovremo lavorare con impegno sarà l'affermarsi di una solida cultura imprenditoriale dell'internazionalizzazione, assicurando continuità alle attività di sostegno alla proiezione internazionale delle imprese locali con interventi forti e mirati. Attraverso Promos Italia consolideremo ed amplieremo la rete di contatti con enti e strutture dedicati all'internazionalizzazione. Le capacità di ascolto e risposta alle esigenze del territorio e delle sue imprese sviluppate da personale qualificato che da anni opera sul territorio ravennate, ora integrate dalle competenze dei team delle altre province, unite ad azioni di sistema che coinvolgono tutti gli stakeholder di riferimento e le altre istituzioni del territorio, ci permetteranno di garantire alle imprese di Ravenna e provincia più servizi, più informazioni e un supporto ancor più efficace ai loro processi di internazionalizzazione. Nell'ambito degli interventi di promozione territoriale uno spazio importante va riservato alla promozione del territorio - che rappresenta una componente fondamentale dell'economia provinciale per rilevanza e per l'intreccio con il commercio, l'artigianato, i prodotti dell'enogastronomia - da valorizzare u una dimensione integrata che accresca le sinergie tra le diverse vocazioni locali, attraverso progetti innovativi di collaborazione fra pubblico e privato. Fondamentale la promozione dell'arte e della cultura quali fattori di attrattività, anche in funzione dei prossimi appuntamenti che attendono la città come le celebrazioni dantesche del 2021, opportunità che le imprese di tutti i settori devono essere pronte a cogliere. Non posso inoltre non citare le funzioni istituzionali della Camera, alle quali si deve garantire sempre maggior attenzione e impulso, relative alla digitalizzazione, giustizia alternativa per le imprese e i consumatori, orientamento al lavoro e alle professioni, Giorgio Guberti